L’allenamento è fondamentale per il fotografo come per ogni essere umano che usa le proprie mani il proprio corpo e la propria mente per le sue creazioni.
Un esempio lo è il musicista professionista, che per tutta la vita anche dopo aver terminato gli studi, continua nel perfezionamento dello strumento e nell’allenamento delle mani. Così come anche un qualsiasi altro atleta si allena costantemente, non solo quando all’orizzonte c’è una gara o una partita.
Il fotografo professionista non può esimersi dal fare lo stesso. Non è detto che se l’ambito primario è quello del wedding quindi della fotografia di matrimonio; che visto il periodo COVID-19 risulta essere fermo a data da destinarsi, non si possa allenare facendo altre tipologie di fotografie. Vorrei fare un inciso, la fotografia di matrimonio necessita di tutte le conoscenze di qualsiasi altro settore fotografico. Sembra banale ma ci ho tenuto a specificarlo perchè sento spesso parlarne con una certa superficialità, come se fosse l’ultima spiaggia per un fotografo; come se chiunque oggi, possessore di una macchina fotografica, possa scattare il documentario fotografico di una cerimonia, ATTENZIONE AI SOCIAL . Non mi soffermo, e torno al mio esercizio di allenamento. La foto di questo articolo da il via ad un mio progetto, chiuso in un cassetto da anni: fotografare in abito storico/classico dei nostri paesi. Sono partito da Ruoti, dove un’associazione in particolare, Recupero Tradizioni Ruotesi, ha fatto un’encomiabile ricerca.
Come tanti fotografi, da anni studio la luce la sua natura e la sua direzione; ho da sempre osservato i grandi della pittura, ne cito due in particolare per questo ritratto, Vermeer e Caravaggio. Da loro ho carpito lo stile mischiando il mio punto di vista con un pizzico di contemporaneità ed ho scattato questa fotografia. Ho posto la mia attenzione, chiaramente, agli abiti, ma da fotografo anche a dei fondamentali requisiti della fotografia, come la prospettiva e la geometria. Per la prima mi sono aiutato con la luce e la scelta della focale, per la seconda la posizione della modella, Enzina, e il suo impegno.
Nel prossimo articolo, vi racconterò, sperando di affascinare anche voi, dell’abito ed in particolare di quello da Matrimonio, della sua storia, dell’immenso valore che gli si attribuiva, tanto da tramandarlo fino ai nostri giorni ancora intatto e pregno di tanta bellezza.
Mi piacerebbe un tuo parere sulla foto o se vuoi visita il mio blog o le mie pagine social
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