Un amore sbocciato tra calcoli e progetti
Due ingegneri, due mondi che si incontrano tra le scrivanie di un ufficio. Alessandro, con il suo equilibrio e la sua simpatia, cattura subito l’attenzione di Cristina, che lo trova inizialmente un po’ impiccione. Ma il destino ha in serbo per loro un piano ben preciso.
Una sera, un’uscita di gruppo con i colleghi si trasforma in un tête-à-tête inaspettato. I loro progetti comuni diventano presto progetti di vita, intrecciando sogni e speranze in un’unica, travolgente passione.
Dieci anni di complicità, di risate e di sfide condivise. Alessandro e Cristina si completano a vicenda, trovando nell’altro la forza e il sostegno per affrontare qualsiasi ostacolo.
Il matrimonio è il coronamento naturale del loro percorso, un passo avanti verso un futuro radioso che entrambi desiderano ardentemente. Un futuro che profuma di semplicità, di condivisione e di amore incondizionato.
Serenità e complicità sono le parole chiave della loro relazione. Insieme, affrontano la vita con entusiasmo e fiducia, supportandosi a vicenda e condividendo gioie e dolori.
La sincerità è il pilastro su cui si fonda il loro amore, un valore imprescindibile che alimenta la loro intesa e li rende più forti.
Entrambi un po’ introversi, trovano nella loro riservatezza un rifugio sicuro, un nido d’amore dove si sentono completamente a loro agio.
Il matrimonio sarà una festa spensierata, un momento di gioia pura da vivere circondati dall’affetto di parenti e amici. Un’occasione per celebrare l’amore che li unisce e per dare inizio a un nuovo capitolo della loro vita insieme.
La condivisione della loro gioia è il regalo più prezioso che possono fare al mondo, un inno all’amore che vince su ogni ostacolo e che illumina il loro futuro con una luce radiosa.
La loro storia è un esempio di come l’amore possa sbocciare anche nei luoghi più inaspettati, un invito a non aver paura di seguire il proprio cuore e a vivere con passione ogni momento.
Siete preoccupati per il servizio fotografico?
Come il 90% delle coppie mi hanno risposto: siamo abbastanza preoccupati perché non amiamo essere al centro dell’attenzione. In realtà lo sono stati senza accorgersene quasi. Ho raccontato la loro storia rubando momenti che sono piaciuti moltissimo.
