La fiducia nel fotografo di matrimoni

Fidarsi di un professionista non è semplice.

La fiducia nel fotografo di matrimoni non è una cosa che ci si guadagna facilmente, lo so.
Per ottenere un risultato che soddisfi le tue aspettative ma anche quelle del professionista a cui ti stai affidando, in questo caso specifico quelle del fotografo del tuo matrimonio, l’unica soluzione è fidarsi. Certo, bisogna avere qualche accortezza. Io stesso quando devo scegliere un mio fornitore non mi affido al primo che capita, a quello che mi offre il prezzo più vantaggioso. Ne seleziono alcuni in primis in base all’estetica dei prodotti che dovranno fornirmi, poi esamino le garanzie che mi offrono ed infine faccio delle ricerche, per capire il grado di affidabilità in base alle recensioni. Quando trovo qualcuno che ha tutte le caratteristiche per me fondamentali, lo scelgo come mio fornitore/collaboratore, e stabilisco con questo un rapporto di fiducia professionale. Da quel momento in poi mi affido alle sue capacità e scelte, e mi limito ad esprime il mio punto di vista per perfezionare in maniera costruttivamente il prodotto finale.

 

La fiducia professionale è indispensabile, affinché si possano gettare solide basi per una collaborazione proficua e continuativa.

 

 

Nella fotografia di matrimoni avere fiducia nel fotografo vuol dire tantissimo, anche ai fini della fotogenia. Ho trattato questo argomento in un altro articolo che ti indico: https://www.dandreavito.it/io-non-vengo-bene-in-foto-la-fotogenia/

 

 

Fidarsi di un fotografo di matrimoni non vuol dire abbandonarsi ciecamente alle sue indicazioni, non significa che farai tutto ciò che ti chiederà.

 

Significa semplicemente saper ascoltare, eventualmente interagire e dare le proprie opinioni per poi arrivare ad una conclusione che sarà dettata all’80% dalle sue idee e dal suo sistema collaudato e al 20% dal tuo punto di vista.

Questa è secondo me la soluzione ideale per raggiungere il migliore obiettivo: si lascia al professionista la possibilità di creare secondo il proprio stile, maturato in anni di lavoro e studi, accogliendo le impressioni degli sposi, perché vivano con maggiore emozione il servizio fotografico. Bisogna raggiungere un equilibrio tra chi ha le conoscenze tecnico-pratiche, in questo caso il fotografo di matrimoni, e il cliente, che non conosce per forza i rapporti dei quali necessita una foto, come quelli fra geometria, luce, immagine, messaggio, gusto, ecc. Un fotografo di matrimoni non ha nessun interesse a scattare brutte foto, ne a selezionare le peggiori o ad impaginare un album senza seguire una logica comunicativa e di continuità. Io ho sempre come obbiettivo finale quello di realizzare un bel servizio fotografico e di rendere felici le mie coppie di sposi. Instaurata tale comunicazione e raggiunto un punto di intesa, tutto sarà più facile. Il vostro album ovvero il mio biglietto da visita sarà più bello e saremo entrambi soddisfatti.

 

Se vi fidate del fotografo di matrimoni che avete scelto, il giorno del vostro matrimonio lo vivrete con grande serenità. Sarà spesso lui a darvi la carica per affrontare i momenti emotivamente più intensi.

 

Io mi fido ciecamente dei miei colleghi, dei collaboratori diretti, con i quali realizzo servizi fotografici per matrimoni ed altri eventi.

Secondo me è questa la chiave per avere un buon lavoro: Fiducia professionale. E non è un opinione ma un dato di fatto.

 

 

 

 

Le fotografie e la storia d’amore di Michele e Carmela

le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

In poche righe vorrei descrivere con le mie fotografie la storia d’amore e il matrimonio di Carmela e Michele.

le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

Ho deciso di farlo servendomi di alcune loro riflessioni.

Da un pò di tempo ho deciso di raccontare in sunto il percorso del fidanzamento e quello dell’organizzazione del matrimonio delle mie coppie, e per questo ho deciso di creare un blog sul mio sito.

Ho notato che gli sposi che leggono il mio blog lo ritengono una cosa molto utile per avere degli spunti.

Oggi vi racconto di Carmela e Michele, una coppia che condivide il proprio amore da 9 anni.

le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

Alla domanda; come è nato il vostro amore Michele, lo sposo, ha risposto:

è nato tutto come una sfida ma con perseveranza eccoci qui!; ma molto bella è stata la riflessione che descrive la prima impressione che è stata questa:
“Quando l’ho vista la prima volta ho pensato che non esisteva
cosa più bella, e che doveva essere mia per sempre!”

la foto di un bacio il giorno del matriomonio
michele lo sposo in una foto rubata mentre bacia il proprio figlio; amore puro.


Invece Carmela ritengo sia stata più diretta, 🙂

perchè la sua risposta è stata: “Di Michele amo la sua spontaneità, il suo sorriso, la sua “leggerezza” e il suo costante ricordarmi quanto io sia bella ai suoi occhi”.

i preparativi della sposa il giorno del matrimonio
le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

Dopo questo periodo di 9 anni descritto come un uragano, il presente rappresenta la complicità, e il loro segreto è il non avere più segreti.

le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

Mi ritengo una persona curiosa e tra le mie curiosità ce n’è una in particolare, conoscere gli hobby delle mie coppie.

Michele e Carmela ne hanno uno secondo me molto rilassante, e li invidio perché io non posso farlo per motivi di lavoro: amano stare accoccolati davanti la tv a guardare serie tv.

foto della sposa con le damigelle
foto della sposa con le damigelle
foto della sposa

verso il matrimonio la carezza del papa della sposa, le fotografie e la storia d'amore del matrimonio
la foto di una carezza del papà che vale tutto il servizio fotografico

Tra le ultime riflessioni c’è quella che riguarda la decisione di sposarsi.

“In realtà il matrimonio è stato sempre nel pensiero di entrambi, abbiamo un po’ bruciato le tappe con una convivenza e un bimbo che ci hanno portato finora a rimandare.

uscita chiesa dopo il matrimonio, le fotografie e la storia d'amore del matrimonio

Abbiamo deciso di organizzare il matrimonio principalmente perché volevamo mettere un SIGILLO a questa nostra storia, ci piace immaginare il giorno del nostro matrimonio come una grande festa, un giorno in cui si ferma il tempo per tutti e ci si gode ogni singolo istante, un giorno che profuma di amore puro”.
Se devo descrivere com’è stato il giorno del matrimonio, da loro tanto atteso, dico che hanno immaginato benissimo ogni istante.
La scelta della location “Il Castello di San Basilio” è stata quella giusta, anche quella dei testimoni e delle damigelle è stata molto azzeccata, perché hanno reso il tutto più brioso.
Anche il meteo di quel giorno ha rispecchiato la loro storia; un pomeriggio ventoso per giungere verso una serata dal clima sereno.

Vi lascio con alcune delle fotografie e la storia d’amore del matrimonio di Michele e Carmela

le fotografie e la storia d'amore del matrimonio
le fotografie e la storia d'amore del matrimonio
fotografia di matrimonio al castello di san Basilio
le fotografie e la storia d'amore del matrimonio
fotografia di matrimonio al castello di san Basilio

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Calma le ansie …

fotografie

Tante fotografie mi dispiace ammetterlo ma è così, non sempre raccontano tutto.

Una cosa che bisogna assolutamente spiegare alla coppia è che è impossibile, fisicamente e tecnicamente, che il fotografo immortali ogni secondo della giornata.

Ho provato in passato decine di soluzioni, credendo di soddisfare una richiesta dettata da chissà quale irrevocabile necessità: doppia squadra, più colleghi tutto il giorno, o scattando un numero elevatissimo di fotografie, tutto per rasserenare le ansie degli sposi dovute alla preoccupazione che ogni attimo fosse immortalato.

È inutile, nessuna soluzione mi ha restituito un racconto carico di emozioni, ma solo tanti scatti, spesso con stile diverso, quasi un disordine.

10.000 fotografie, si,  per lo più senza anima.

Le fotografie hanno lo scopo di cogliere le emozioni che proverete nei momenti più importanti.

Se dovessi scegliere il fotografo, certo non lo farei in funzione del numero di fotografie che mi consegnerà, piuttosto mi concentrerei sulle emozioni provate guardando i suoi scatti.

Se è bravo, di certo non perderà nessun momento importante.

E’ anche giusto sapere che un fotografo professionista pianifica il proprio lavoro, e lo fa nei dettagli,  pianifica anche il piano B.

Nel caso in cui dovesse sorgere un imprevisto, la pioggia è quello per eccellenza. 

Il fotografo proprio per alleviare le ansie degli sposi, che penalizzano anche la fotogenia, si preoccupa che tutto vada per il meglio.

Proprio per questo motivo è fondamentale non caricarlo di altre ansie, spesso futili; non gioverebbero alla tranquillità necessaria da dedicare alla parte estrosa e alla creatività.

Può succedere che un attimo possa sfuggire o accada in sua assenza.

Oggi però è molto probabile che lo fotograferanno i vostri amici con i loro smartphone, anche quello è un ricordo che può essere usato.

Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti, se hai suggerimenti o se non sei d’accordo!!!

Quant’è bello il vestito da sposa? scopriamolo

il vestito da sposa nel 1900

Chissà quante volte la futura sposa si chiede (quant’è bello il vestito da sposa che ho scelto)?

Non è falice apprezzare un abito da sposa se non si è abbastanza esperti di stoffe pregiate e manifattura.

Il vestito da sposa oggi è pressocchè di colore chiaro, alle volte bianco. Confezionato con diverse stoffe piu o meno pregiate, e impreziosito da accessori e ricami che lo rendono unico.

La futura sposa, in genere accompagnata dalla mamma dalla sorella o da un’amica cara, si reca in uno o più atelier, in genere con un’idea abbastanza precisa e sceglie l’abito dei suoi sogni.

In questa occasione vorrei parlarvi dell’abito rosa della foto, e di come si realizzava negli anni che vanno dal 1700 al 1950 in un paesino conosciuto a noi Lucani, Ruoti.

Ho letto, in un opuscolo “ Ruoti è anche costume”, una testimonianza a firma di Rita Errichetti, che parla dell’abito tradizionale Ruotese, in particolare di quello da sposa.

“Affascinante” è la parola che userei per descriverlo.

La signora racconta che dopo il ritrovamento del vestito da sposa della propria mamma nacque in lei il desiderio di ricercare e approfondire la sua storia, soprattutto il perche gli abiti da sposa fossero di colori diversi e non bianchi o rosa. Dopo diverse indagini e interviste riuscì a capire il perchè di quei colori vivi e sgargianti.

“I ruotesi sono stati i primi ad emigrare in America e, avendo un gran senso della famiglia, del parentado e della’micizia, sapendo che in famiglia o tra amici c’erano ragazze da maritare, spedivano i famosi pacchi dall’America con tagli di stoffa, trine, merletti, velo per la ghirlanda”.

Continua dicendo che per le ragazze era una manna dal cielo.

Con quelle stoffe e molto, ma molto, lavoro ognuna cuciva e ricamava il proprio abito; il pezzo forte era la camicia tutta adornata da tulle plissato e impreziosito, chi piu e chi meno da ricami e applicazioni varie.

La storia è molto piu lunga e affascinante, vi consiglio di approfondirla alla pagina https://www.facebook.com/abitotradizionaleruotese

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L’allenamento fondamentale per il fotografo

fotografia di abito d'epoca

L’allenamento è fondamentale per il fotografo come per ogni essere umano che usa le proprie mani il proprio corpo e la propria mente per le sue creazioni.

Un esempio lo è il musicista professionista, che per tutta la vita anche dopo aver terminato gli studi, continua nel perfezionamento dello strumento e nell’allenamento delle mani. Così come anche un  qualsiasi altro atleta si allena costantemente, non solo quando all’orizzonte c’è una gara o una partita.

Il fotografo professionista non può esimersi dal fare lo stesso. Non è detto che se l’ambito primario è quello del wedding quindi della fotografia di matrimonio;  che visto il periodo COVID-19 risulta essere fermo a data da destinarsi, non si possa allenare facendo altre tipologie di fotografie. Vorrei fare un inciso, la fotografia di matrimonio necessita di tutte le conoscenze di qualsiasi altro settore fotografico. Sembra banale ma ci ho tenuto a specificarlo perchè sento spesso parlarne con una certa superficialità,  come se fosse l’ultima spiaggia per un fotografo; come se chiunque oggi, possessore di una macchina fotografica, possa scattare il documentario fotografico di una cerimonia, ATTENZIONE AI SOCIAL . Non mi soffermo, e torno al mio esercizio di allenamento. La foto di questo articolo da il via ad un mio progetto, chiuso in un cassetto da anni: fotografare in abito storico/classico dei nostri paesi. Sono partito da Ruoti, dove un’associazione in particolare, Recupero Tradizioni Ruotesi, ha fatto un’encomiabile ricerca.

Come tanti fotografi, da anni studio la luce la sua natura e la sua direzione; ho da sempre osservato i grandi della pittura, ne cito due in particolare per questo ritratto, Vermeer e Caravaggio. Da loro ho carpito lo stile mischiando il mio punto di vista con un pizzico di contemporaneità ed ho scattato questa fotografia. Ho posto la mia attenzione, chiaramente, agli abiti, ma da fotografo anche a dei fondamentali requisiti della fotografia, come la prospettiva e la geometria. Per la prima mi sono aiutato con la luce e la scelta della focale, per la seconda la posizione della modella, Enzina, e il suo impegno.

Nel prossimo articolo, vi racconterò, sperando di affascinare anche voi, dell’abito ed in particolare di quello da Matrimonio, della sua storia, dell’immenso valore che gli si attribuiva, tanto da tramandarlo fino ai nostri giorni ancora intatto e pregno di tanta bellezza.

Mi piacerebbe un tuo parere sulla foto o se vuoi visita il mio blog o le mie pagine social

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Il giusto partner, quanto conta scegliere bene ?

Il partner per Album di matrimonio

Io mi occupo di tutte le fasi necessarie alla realizzazione di un servizio fotografico, difficilmente, anzi, quasi mai, delego ad altri il mio lavoro.

Mi occupo di gestire i contatti con le coppie, di immaginare o scrivere lo storytelling di ogni matrimonio; di scattare le fotografie il giorno tanto atteso dagli sposi. Sviluppo una ad una le foto scelte, fino all’impaginazione dell’album.

In questo articolo provo a spiegarvi quanto un partner può contribuire a determinare la soddisfazione del mio cliente.

Il mio stile, in 21 anni di professione, è in continuo aggiornamento ed è cosi espresso in ogni fase. Ognuna delle fasi ha bisogno della conoscenza di differenti e molteplici aspetti teorici e tecnici; ma di notevole e fondamentale importanza sono quelli legati all’estetica e al gusto.

Per formare il mio gusto, il primo esercizio che svolgo quotidianamente è cercare di osservare con gli occhi dei miei clienti o potenziali tali; documentandomi sulla moda del momento e sul colore dell’anno  e sforzandomi di comprendere di cosa sono alla ricerca le coppie.

Tutti questi sforzi, però, sarebbero vani se l’ultima fase della realizzazione dell’’album, cioè la stampa, venisse affidata ad un partner qualsiasi. 

In genere, molti, nello scegliere il partner a cui affidare la stampa, danno maggior importanza al prezzo.

Io in tutta sincerità non avrei mai scelto questa professione se avessi dovuto scegliere i miei partner basandomi su questa variabile. La fotografia è un’insieme di emozioni ed estetica e per sensibilizzarli entrambi c’è bisogno di un prodotto fatto di tanti dettagli, cura, perfezione, e personalizzazione. Ho dovuto scegliere un partner affidabile e di elevata qualità che fosse per il mio lavoro un valore aggiunto tangibile. L’azienda con cui collaboro è, secondo me, unica in Italia, si chiama Epoca.

Perchè ho scelto come partner Epoca e non altri? Innanzitutto per la perfezione della stampa: dopo aver visitato di persona i laboratori; mi sono reso conto del loro notevole livello tecnologico e della maniacale attenzione al prodotto. L’altro motivo è legato alla possibilità di personalizzare, secondo dei gusti sempre in linea con i tempi. Ogni prodotto, dai materiali, di tendenza o classici, ai colori perfettamente abbinati, al packaging elegante, finissimo ed equilibrato.

Da qualche anno questa azienda ha davvero voluto essere e fare la differenza. Ha creato un’accademia di professionisti “AE ACCADEMY” della quale faccio parte e nella quale si svolgono innumerevoli seminari; incontri, tutti volti al perfezionamento della figura del fotografo.

Ci tenevo a scriverlo in un articolo perchè mi piacerebbe far capire ai miei attuali e futuri clienti come ogni scelta nella mia professione sia valutata attentamente, al fine di ridurre al minimo ogni possibilità di insoddisfazione.

Se volete immergervi nel mondo Epoca, toccare i prodotti, provare a personalizzare il Vostro, contattami e insieme troveremo la soluzione migliore. Riserverò a voi tutto il tempo necessario affinchè possiate capirne l’elevato valore. Vi aspetto.

www.dandreavito.it

info@dandreavito.it

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Bianco e nero o colore

bianco e nero

Scrivo questo articolo perché sempre più spesso, in un servizio fotografico di matrimonio, mi viene chiesto di trasformare una foto da colore a bianco e nero. Ho provato molte volte a spiegare che, non è solo perché avendo a disposizione la tecnologia, bisogna abusarne.

Prima di scattare una foto c’è un ragionamento da fare. Un bravo fotografo, con tanta esperienza, accorcia i tempi di questo ragionamento, proprio perché ha tanta esperienza, ma non si esime dal farlo. Oggi la foto a colori è la realtà, la quotidianità.

Proprio per questo motivo, in molte situazioni in cui vedo la necessità di uno stile diverso, che non rispecchi troppo la realtà, penso e scatto la fotografia sapendo di usarla in bianco e nero. Il bianco e nero risulta, più evocativo proprio perché sottrae il colore che è il primo dato visivo.

È come la precisione per un pittore impressionista che si dovesse trovare a dipingere il mare. Non troverete un mare fatto di pennellate precise, ma una realtà molto piu ricca di atmosfera.

La foto si pensa in bianco e nero, quindi la si scatta e la si sviluppa in tal senso. Le forme devono emergere maggiormente, e questo avviene grazie ai passaggi chiaroscurali attraverso toni di grigio. La tridimensionalità è molto più evidente, e si notano i volumi molto più netti.

Nella foto precedente si può notare come le ombre, grigie o nere, assumono la stessa importanza dei soggetti che le producono e diventano parte fondamentale della composizione molto più che nella foto a colori.

BIANCO E NERO

Le silhouette si stagliano in modo netto e assumono una forte espressività.

fotografia di matrimonio in bianco e nero

composizioni essenziali e minimaliste risultano comunque piene e complete.

Oggi, si può scattare a colori e convertire in b/n in un secondo momento. Occorre, però, sviluppare il file in post-produzione. Lavorando con programmi di post-produzione fotografica (Photoshop ad esempio) è fondamentale bilanciare le tonalità e migliorare il contrasto.

Educare lo sguardo è lo scopo fondamentale, e fotografare può diventare un modo per farlo!

Il mio desiderio più grande e spiegartelo di persona, scrivimi proverò a chiarirti tutti i dubbi.

la Location per le fotografie

la location per le fotografie

Nel giorno del matrimonio bisogna anche individuare
la location per le fotografie.
Appena conclusa la cerimonia, ricevuti gli auguri
dagli invitati, bisogna solo avviarsi verso il ristorante dove, tra cibi prelibati e bella musica,
si trascorrerà l’intera giornata in festa.
Lungo il tragitto, il fotografo attento, non si lascia sfuggire paesaggi e location, per scatti fotografici originali.
Questo momento lo dedico a scatti totalmente estemporanei
dove la coppia è libera di contemplare il momento appena vissuto:
l’ufficializzazione del matrimonio.
Ed è proprio lasciandoli liberi di parlarsi per raccontare le emozioni appena vissute che si riesce a fotografarli in situazioni molto espressive.

La location per le fotografie non deve necessariamente avere tanti colori o dettagli che andrebbero ad oscurare le emozioni degli sposi. Prediligo colori uniformi, quanto più neutrali possibili.
Ecco un esempio di come nulla è lasciato al caso: se il matrimonio dovesse svolgersi presso l’hotel Pierfaone, lungo il tragitto ho scorto una cava abbandonata. Si tratta di uno spazio enorme tendente al bianco, dove gli sposi hanno tutto lo spazio per passeggiare, correre, abbracciarsi, ecc. inoltre il bianco della roccia diventa per noi fotografi un pannello riflettente naturale, aiutandoci, visto il sole alto delle 13.00, a riflettere parte della luce schiarendo le ombre.

Un’ altra location per le fotografie dalle tinte neutre ma dalla geometria articolata è il ponte Musmeci:
Riparati dal sole ma all’interno di una composizione unica, la coppia è libera di muoversi
e noi fotografi possiamo fotografarli in varie situazioni.

Come potete notare è fondamentale che ogni scelta abbia una motivazione valida in modo che tutto sia già nel portfolio del fotografo in modo da ripercorrere tutte le fasi del matrimonio ma senza intaccare la precisione e la puntualità della festa. Solo in questo modo tutto scorrerà alla perfezione e avrete la perfetta riuscita della giornata come l’avevate programmata.
Se conosci già la data del tuo matrimonio e la location e vuoi un’idea di come mi organizzerei, non esitare a scrivermi, insieme scriveremo lo storytelling del tuo matrimonio.

Come scrivere la partecipazione?

Questo articolo viene fuori da un’esperienza vissuta pochi giorni fa. Degli amici mi hanno chiesto di scrivere la partecipazione di nozze, di realizzarne la grafica.

Al momento di scrivere i nomi, ci siamo chiesti: è più giusto scrivere prima la sposa o lo sposo? E allora mi sono documentato, ed è venuto fuori un bel argomento che sicuramente vi piacerà e vi sarà utile.

La partecipazione di nozze è il biglietto da visita di un matrimonio. Spesso è sottovalutata.

Si pensa che chi riceve l’invito non lo legga con particolare attenzione o che, addirittura, lo cestini, trascrivendo la data del matrimonio sul cellulare.
Non è sempre vero, una persona attenta, dal tipo di partecipazione ricevuta, trae diverse considerazioni sul tono del matrimonio, anche su quanto dovrà destinare al regalo degli sposi.

Faccio un’ esempio una partecipazione in carta a mano di Amalfi, possibilmente con iniziali degli sposi incise a secco o in rilievo in oro, prelude a un matrimonio elegante, tradizionale e formale.

Una partecipazione, invece, colorata, magari con disegni spiritosi, annuncia un matrimonio giovanile e informale.

Ci sono varie formule per annunciare il matrimonio. La più tradizionale prevede che ad annunciare il matrimonio siano i genitori degli sposi. In questo caso il nome della sposa va a sinistra e quello dello sposo a destra, poiché è il papà della sposa che concede la propria figlia. Allo stesso tempo sui bigliettini di ringraziamento o della bomboniera deve essere al contrario. I nomi si invertono, perché lo sposo è oramai a capo della famiglia. Questo è quanto stabilito dalle buone norme del galateo, nel caso in cui dovesse prevalere il femminismo è fondamentale trascurare quest’ultima formula :-).

Al giorno d’oggi, però, questa formula è in disuso. Gli sposi preferiscono, infatti, annunciare il loro matrimonio da sé. Tuttavia alcuni giovani, legati alle tradizioni e che desiderano un matrimonio elegante, continuano a preferire l’annuncio dei genitori, che è, comunque, da sconsigliare sia nel caso in cui quest’ultimi siano risposati o vedovi, sia nel caso in cui i figli non vivano più con loro.
Secondo il galateo nuziale, è buona norma invitare lo stesso numero di persone in chiesa e al locale.
D’obbligo la gentile richiesta di conferma.
Le partecipazioni vanno spedite circa tre mesi prima la data del matrimonio. Possono anche essere consegnate a mano dagli sposi o dai genitori di quest’ultimi.

I nomi sulle buste non vanno battuti a macchina o stampati. Vanno sempre trascritti a mano, in bella grafia. Assolutamente da evitare tutti i titoli (Dott., Ing., Prof. ecc…) davanti al nome degli invitati, a meno che non si tratti di appartenenti all’Arma o al Clero.

Tutti i nomi degli invitati devono essere preceduti dalla formula Gent.mo, Gent.ma o Gent.mi.
Nel caso di una famiglia, si indichi semplicemente: “Famiglia Rossi”. Se i figli non vivono più con i genitori, si preveda una partecipazione apposita.

Nel caso di una coppia sposata senza figli, si scriva: “Mario Rossi e Signora” oppure, meglio, “Mario e Maria Rossi”.

Cosa molto importante è, in data successiva al matrimonio, inviare dei biglietti di ringraziamento ai parenti e agli amici che abbiano fatto un regalo agli sposi senza partecipare alla festa. Questa pratica è purtroppo, caduta in disuso. Il biglietto va scritto a mano e personalizzato. Mai frasi generiche del tipo: “Anna e Paolo ringraziano per il regalo”. Va assolutamente specificato il regalo che si è ricevuto e il gradimento, accompagnando il tutto con una frase carina creata ad hoc per l’invitato che la riceve. Se il regalo è in denaro, è consigliabile accennare all’utilizzo che se n’è fatto.

Svolgo questa professione da 22 anni, ho sempre voglia di imparare e trasmettere ai miei clienti la mia conoscenza. Se vuoi progettare il tuo servizio fotografico matrimoniale, non esitare a contattarmi, sarò felice di dedicarmi a te. Insieme risolveremo i tuoi problemi, ma soprattutto sono sicuro che ti sentirai più tranquillità e serena. Non sottovalutare gli aggettivi appena indicati perché sono indispensabili alla tua fotogenia, ti lascio il link dell’articolo in cui ne parlo, https://www.dandreavito.it/io-non-vengo-bene-in-foto-la-fotogenia/

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Il matrimonio; un sogno già a 2 anni.

Barbie matrimonio

Se legge questo articolo una donna, di sicuro condividerà meglio la prima parte, se è un uomo, la condivisione maturerà nelle prossime righe. Il matrimonio in una ragazza, è un pensiero, forse indotto, ma presente già dai primi anni, basta pensare a quante volte una bambina giocando con le bambole, ne progetta il matrimonio.

Non a caso la Mattel, ha pensato bene nel 1959 di creare sia Barbie che suo marito Ken. E’ proprio la storia di Barbie che ci fà capire come il pensiero di una bambina si proietti già al futuro. Nel 1959 Ruth Handler, guardava sua figlia Barbara giocare con bambole di carta, si rese conto che spesso le piaceva dare alle bambole ruoli da adulti. All’epoca la maggior parte delle bambole rappresentava neonati. Rendendosi conto che poteva trattarsi di una ottima scelta di mercato, Ruth suggerì l’idea di una linea di bambole dall’aspetto adulto a suo marito Elliot, cofondatore della casa di giocattoli Mattel.
Fateci caso: una bambina già a due anni gioca con le bambole, e sin da subito individua quella che diventerà la moglie, poi la mamma. Crescendo, all’età di 4 o 5 anni il matrimonio della barbie diventa l’obbiettivo fondamentale, il progetto del quale richiede tutta la fantasia della bambina. Progetterà l’abito, con tutti i dettagli, ideerà la cerimonia, e poi il pranzo. Una bambina nata nell’era del cellulare non tralascia nemmeno il servizio fotografico del matrimonio, come è giusto che sia. in sostanza possiamo dire con certezza che già nell’infanzia si inizia a sognare il giorno del proprio matrimonio e, dopo averlo sognato, sposarsi, è un po’ come trasformarsi quel giorno in una principessa che corona il sogno d’amore con il suo principe.. Nell’uomo questa fase avviene un pò più da adulto, quando i primi pensieri associabili al matrimonio sono la ricerca di un lavoro stabile e l’idea di avere una casa in cui consolidare l’unione con un’altra persona.
Sono un fotografo professionista, specializzato in fotografia di matrimonio, svolgo da 22 anni con amore e tanta passione questa professione e, quello che ho raccontato sopra, sono anche mie esperienze di vita, essendo padre di due bambine. Voglio riflettere con voi su alcuni fattori che rendono bello, importante, e direi fondamentale il matrimonio. Partirei col dire che la vita in due è più bella. Condividere gioie e dolori, emozioni e difficoltà, in due è più facile. Formare una squadra per affrontare la vita. A questo punto, vista l’importanza del matrimonio, quanto è importante il ricordo del giorno in cui lo andrete ad ufficializzare? il servizio fotografico del matrimonio, non mi stancherò mai di ripeterlo, è fondamentale che sia un’opera unica, fatta con minuziosa cura di ogni singolo dettaglio. Rivolgetevi ad un professionista che con (devozione) svolga la propria (missione).

se vuoi parlarne contattami, sarò felice di aiutarti ad organizzare il Tuo servizio fotografico. https://www.dandreavito.it/contatto/